“Una buona scuola è quella dove il bambino entra pulito e torna a casa sporco: vuol dire che ha giocato, si è divertito, si è dipinto addosso, ha usato i proprio sensi, è entrato in contatto fisico ed emotivo con gli altri”
P. Crepet
Facendo riferimento alle parole dello psichiatra prendiamo ispirazione per il progetto didattico educativo religioso di quest’anno, in quanto l’importanza delle esperienze tattili olfattive visive gustative e uditive sono fondamentali per lo sviluppo psico-fisico del bambino.
La stessa pedagogista Maria Montessori sottolinea che “il bambino non impara ma costruisce il suo sapere attraverso l’esperienza e le relazioni con l’ambiente che lo circonda”.
Desideriamo promuovere tutte quelle attività ludiche senso percettive come: manipolazione, esperienze musicali, ascolto dei suoni della natura, osservazione dei cambiamenti della natura, esperienze culinarie, saranno utili a conoscere e riconoscere la realtà che li circonda. Allenarsi a percepire aiuta i bambini ad accrescere la propria capacità di concentrazione e a chiedersi il perché delle cose e a non dare nulla per scontato. La dimensione affettiva del gioco contribuirà ad arricchire di esperienza l’inclusione di tutti e di ciascuno
Per compensare all’esperienza digitale che già in abbondanza i bambini vivono al di fuori della scuola riteniamo fondamentale proporre giochi attivi che implicano il completo coinvolgimento del corpo e dei 5 sensi, che verranno valorizzati come degli incredibili supereroi. Con questo progetto intendiamo ispirarci anche alla spiritualità di Papa Francesco che utilizza il linguaggio dei 5 sensi per avvicinarci a Gesù: “Così possiamo essere i “cinque sensi” del corpo di Gesù presente in modo nuovo nel mondo: essere suoi occhi, sue mani, sue orecchie e sua voce, suo gusto e suo olfatto”. (Città del Vaticano, 16 maggio 2021)